mercoledì 9 aprile 2008

Audentes Fortuna Iuvat

Oggi in treno parlavo con Lorenzo Brusetti, il nostro esperto di storia locale e commentavamo una sua affermazione alla presentazione pubblica del libro sulla parrocchia di San Zeno, egli sosteneva che alla base di ogni ricerca storica ci deve essere il recupero di quella curiosità e amore della scoperta che è propria dei bambini.
Questo concetto mi ha molto affascinata perchè credo sia importante nell'avvicinarsi alla cultura, sia arte, musica, teatro o altro farlo con una buona dose di curiosità.
Il fatto di essere pronti a sperimentare, sbirciare negli angoli più nascosti e avere sete di conoscenza sono degli ingredienti indispensabili per godere veramente appieno della cultura.
Io penso sempre al "consumatore di cultura" come a una persona che debba avere un ruolo attivo, però mi sono accorta che questo spaventa molto le persone, che sono abituate (dalla televisione e dalla pigrizia) a un ruolo fortemente passivo.
In questi cinque anni (e ne sono già passati un paio!!!!) mi piacerebbe ribaltare questa abitudine (non di tutti ma di molti) ad attendere che la Cultura piova addosso come una cascata e che per caso qualcosa rimanga attaccato alla pelle: vorrei che la cultura fosse intesa come una RICERCA, come sperimentazione.
Una sperimentazione che poi ci aiuterebbe, oltre che a conoscere sempre più aspetti del mondo, anche a imparare a scoprire noi stessi, le emozioni umane e anche una dimensione più trascendente, che io non chiamo Dio, ma che altri possono anche chiamare così.
Il motto dell'università Bicocca è "Audentes Fortuna Iuvat" (Eneide, X, 284), che vuol dire "la sorte aiuta gli audaci", quando l'ho letto, dopo aver apprezzato la capacità dei latini di dire tutto in tre parole e l'immenso potere della sintesi, ho subito pensato che per un luogo del sapere come un'università non poteva esistere motto più appropriato.
Nel campo della cultura credo che queste parole siano molto significative perchè gli audaci, che si aprono a esperienze culturali sempre nuovi, sono sempre ricompensati.

E voi cosa ne pensate?
Fatemi avere le vostre considerazioni su questo argomento e le pubblicherò in questo blog.


L'Assessore alla Cultura
Isabella Lavelli

1 commento:

Anonimo ha detto...

la curiosità del bambino è tipica delle anime pure; la cultura come modello estetico invece è tipica di chi ama il bello ma non ne comprende la profondità. Il Dott. Brusetti ama il bello in quanto tale, ma la purezza è qualcosa d'altro...